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Street art tra Milano e Palermo: IGOR SCALISI PALMINTERI

Da Palermo a Milano all’Italia intera….oggi ti presentiamo Igor Scalisi Palminteri, l’artista palermitano che definisce la Street Art che porta nei quartieri popolari della sua città un museo a cielo aperto.

La sua storia è molto originale: nato a Palermo nel 1973, dopo 20 anni si unisce all’Ordine dei Frati Cappuccini e passa con loro ben 7 anni. Questo incontro è fondamentale per la sua arte, che spesso invoca i temi del sacro.

Ma come ha iniziato a fare street art? Dopo essersi laureato all’accademia di Belle arti di Palermo, inizia a lavorare a stretto contatto con i bambini attraverso laboratori di pittura ed è proprio con questi che scopre la passione per i murales!

LA STREET ART DI IGOR:  TEMI, LA CURA DEL TERRITORIO E L’IMPEGNO SOCIALE

Come abbiamo già accennato, la sacralità e i santi sono un tema ricorrente in tutta la produzione artistica – murale e non – di Igor Scalisi Palminteri. Il suo approccio a questo tema è caratterizzato da una reinterpretazione audace del concetto di sacro: rappresenta i santi non come figure distanti e intoccabili, ma come persone comuni!

Le sue opere sono strettamente legate alla causa cara all’artista, quello della rigenerazione urbana, che tramite la propria arte cerca di rivitalizzare le periferie facendo del proprio obiettivo di vita la guerra contro le disuguaglianze.

Per questo, ad esempio, ha creato il progetto “Sperone 167”, insieme all’artista salentino Chekos e il team di Alfea Art & Rooms: hanno unito le città di Lecce e Palermo per la cura dei luoghi e per la rivitalizzazione dei quartieri popolari.

Il suo è un obiettivo molto molto nobile, che andremo ora a esplorare attraverso alcune delle sue opere.

MURALES DI SAN BENEDETTO IL MORO

Uno dei capolavori più significativi di Igor Scalisi Palminteri è la sua rappresentazione muraria di San Benedetto il Moro; il Santo nato nel 1524 in provincia di Messina da genitori etiopi giunti in Sicilia come schiavi.

L’imponente murale di 16 metri è situato nel cuore dell’Albergheria ed è stato realizzato con l’aiuto dei bambini del centro sociale San Francesco Saverio. Il Santo è rappresentato frontalmente a figura intera, avvolto da uno sfondo dorato tipico dell’arte iconografica religiosa; ma c’è un particolare inaspettato che spunta sotto la tonaca azzurra: un paio di scarpette da calcio! Anche il volto del Santo raffigurato nel murales è super contemporaneo, con una folta chioma riccia quasi a indicare una connessione con i ragazzi che frequentano il campetto di calcio sottostante. Il segnale è forte e diretto: NO alle discriminazioni!

Accolto dagli abitanti del quartiere con entusiasmo e apertura, il murale, è diventato un simbolo di convivenza e mescolanza culturale. L’artista ha dichiarato di aver dipinto San Benedetto il Moro perché rappresenta il volto degli emarginati, degli esclusi, delle persone a cui spesso viene negata ogni possibilità.

In questa opera d’arte, lo street artist dà voce a coloro che troppo spesso vengono trascurati dalla società, offrendo loro un riconoscimento e una dignità attraverso la celebrazione di un Santo che incarna la forza e la resilienza delle comunità marginalizzate.

 

 

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L’OPERA MURARIA “TI RISSI NO”

“Ti rissi no” (che in dialetto palermitano significa “Ti ho detto no”), è un’opera finanziata dall’amministrazione comunale di Cefalù inaugurata il 25 novembre 2023. Si presenta come un potente messaggio contro il femminicidio e la violenza di genere: un caschetto castano, un vestito rosso e dei sandali risaltano sulla vernice rosa di un palazzo di periferia. Vedi qualcosa che manca? La particolarità di questo murale è proprio l’assenza di un corpo, ed è interessante come questa mancanza possa rappresentare simbolicamente il modo in cui le donne vengono spesso ridotte o non riconosciute per la loro interezza e le loro capacità.

La donna che io non ritraggo, non è una donna vittima, preda, ma una donna straordinaria, libera di vestirsi come vuole, di andare dove vuole e di esprimere ciò che ha dentro”. Così spiega Palminteri in un’intervista parlando di questo murales.

Riteniamo che l’arte sia uno strumento molto potente per riflettere e trasmettere messaggi sulla condizione femminile, tema che a noi di Mostrami è molto caro. Questo murale è un’importante testimonianza di resistenza e di lotta contro la violenza di genere ed esprime la necessità di vedere e riconoscere la piena umanità delle donne, sostenendo la loro libertà, autonomia e dignità.

 

IL MURALES DI SANT’AMBROGIO APICOLTORE

Ci spostiamo adesso a Milano, dove l’artista ha ritratto Sant’Ambrogio, Santo protettore delle api, nelle vesti dell’apicoltore Michele Bonfoco. Il murale, creato nel 2020 durante il covid-19, si trova in via XXII Marzo e raffigura il Patrono di Milano a mani aperte, come simbolo di accoglienza, che si staglia contro il tipico sfondo dorato delle opere di Palminteri. Qui fede e api, simbolo di unione e laboriosità, si uniscono per dare un messaggio di speranza in un periodo che è stato di grande incertezza; i piccoli insetti rappresentano anche il pianeta intero, che è tornato a respirare proprio durante l’epidemia.

Come spiega la Morici, ideatrice dell’opera: “Sant’Ambrogio diventa uno di noi. Un Supereroe del nostro tempo come il medico, l’infermiere, persino il vicino che ti aiuta con la spesa”. Ed è proprio per questo che l’idea è ricaduta sul Santo Patrono milanese.

E’ anche un monito per tutti noi… come probabilmente saprai infatti, gran parte del nostro ecosistema si basa sul lavoro delle api, e la loro estinzione a causa delle azioni sconsiderate dell’uomo lo metterebbe gravemente a rischio; per questo dobbiamo salvaguardare loro e il loro habitat!

STREET ART NON SOLO DI SANTI… “PIO LA TORRE”

Il murale, inaugurato il 29 aprile di quest’anno, è stato ideato per la ricorrenza dei 42 anni dalla morte del politico palermitano Pio La Torre, conosciuto per la sua lotta contro Cosa Nostra e la militarizzazione della Sicilia. Collocata all’ITI Vittorio Emanuele III di Palermo, scuola che il politico stesso ha frequentato, l’opera ritrae La Torre come un cantore della libertà che parla davanti un microfono con dei fogli in mano. Sopra di lui si legge la parola “Pace”, di cui l’autore spiega il significato: “L’ho scritta perché Pio La Torre nella sua vita ha innescato importanti processi di Pace, uno su tutti quello che lo ha visto protagonista nelle innumerevoli manifestazioni di Comiso contro la Nato armata e contro la militarizzazione della Sicilia”.

 

Approfondimenti sui progetti dello street artist? Qui il bellissimo progetto  di street art“Sperone 167”

Con i suoi murales, a nostro avviso, questo artista è riuscito veramente a trasformare le strade italiane in un’enorme galleria d’arte sociale a cielo aperto. Dalla sacralità dei Santi alla lotta contro le discriminazioni e la violenza di genere, passando per la difesa delle api e la commemorazione di figure politiche come Pio La Torre, la sua creatività non ha limiti.

Che dire, Palermo, Milano e l’Italia intera sono davvero fortunate ad avere un talento del genere!

 

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