Oggi vi parliamo di Street Art a Padova e di un suo artista: JOYS! Nel variegato mondo della street art, continuamente si scoprono nuove tendenze e stili differenti, che pongono l’accento su tecniche, colori e prospettive sempre diverse.
L’artista veneto ha avuto un’evoluzione piuttosto caratteristica che vi stiamo per raccontare in questo articolo; spaziando fra murales, quadri e sculture JOYS rimane sempre inconfondibile… imbarcatevi con noi nella scoperta di questo talento padovano!
CHI È LO STREET ARTIST PADOVANO: JOYS
Cristian Bovo, in arte JOYS, nasce a Padova nel 1974, la stessa città in cui è cresciuto e ha cominciato a lavorare. L’artista, come molti street artist, ha cominciato dipingendo sui treni esprimendosi con il lettering (quel tipo di pittura calligrafico che trasforma in un pezzo d’arte il proprio nome o la propria tag).
E’ nel 1996 che lo street artist padovano si accorse, mentre faceva lettering, quanto le lettere della sua tag “J-O-Y-S” si armonizzassero con la figura squadrata dei finestrini, quella fu la scintilla che fece partire il fuoco che ancora oggi divampa con la sua arte.
Nel 1992 a Padova iniziò a collaborare con EAD (acronimo di Escuela Antigua Disciples), un collettivo composto da altri street artist veneti celebre a livello internazionale. Con EAD JOYS ha effettuato interventi urbani, mostre in gallerie d’arte e ricevuto commissioni da enti pubblici. Come per molti street artist e writers, anche JOYS fin dai primi passi della sua carriera, utilizzò il gesto di firmare il muro o qualsiasi superficie, la tag, per affermarsi e per gridare al mondo la sua esistenza.
Un “ci sono anch’io” coloratissimo!
Il passo in più che l’artista veneto è riuscito a fare rispetto al lettering “da manuale” è stato il saper adeguare le lettere del suo nome d’arte alle infrastrutture e all’ambiente circostante dei diversi suoi lavori. Il suo obiettivo come artista è quello di creare e trasmettere emozioni, giocando sulla combinazione adatta di forme e colori; punta a voler rendere più gradevole e colorato uno scorcio di città che, altrimenti, risulterebbe poco visibile e attraente.
Ma d’altronde questo fa la street art! E’ intervento urbano che riqualifica spazi e zone di città senza buttare giù nulla, è sostenibile perché riutilizza quello che già c’è ed è in grado di giocare con l’ambiente.
LA STREET ART DI JOYS
Non pensiate che il lettering sia un’invenzione dell’arte recente o contemporanea, bensì si tratta di un modo di utilizzare la scrittura in modo decorativo. Questo lo vediamo dal tempo dei monaci amanuensi, che usavano studiare effettivamente come scrivere. Pensate alle miniature, che sono delle vere e proprie opere d’arte in piccolo realizzate da “miniati”.
Vediamo più nel dettaglio come si esprime Joys… Partiamo dagli elementi in comune dei suoi lavori.
Che sia su muro, vetro o su di una scultura il lettering è il filo conduttore di tutto. Da lì l’artista padovano è partito e da lì ha cominciato ad evolversi fino ad arrivare a una realizzazione neoplastica del suo nome d’arte. Svincolandosi dalle forme comuni e didascaliche delle lettere è riuscito a trasformare i quattro simboli che compongono la sua tag in opere decorative utilizzando colori e forme.
MURALES A PADOVA E… ALTROVE!
Proprio a Padova troviamo la gran parte dei suoi murales, ma non solo nella città veneta! Possiamo incontrare i suoi lavori anche in altre città della regione come Mestre e Marghera ma anche in altre città italiane come Trento, Bologna, Campobasso e Salerno.
I suoi murales si trovano anche all’esterno: lo ritroviamo anche a Tallinn (Estonia), Teheran (Iran) e Perm (Russia).
I graffiti di JOYS si evolvono in verticale o orizzontale, e alcune volte il suo nome è più facile da scorgere, altre invece quello che vediamo è una bellissima evoluzione di colori e forme geometriche che ricostruiscono la geografia delle architetture su cui sono dipinte. Come i più capaci street artist, anche JOYS è in grado di giocare con l’ambiente circostante. L’architettura dei palazzi e le facciate spesso offrono cornicioni, finestre, porte o archi su cui questa sempre più affermata categoria di artisti si esprime utilizzando questi elementi come un quid in più piuttosto che provare a nasconderli dietro un colore.
PROJECT WINDOWS
E se non ci sono elementi da enfatizzare? Si possono inventare! Cosa che ha fatto lo stesso JOYS con le sue Project Windows! Se la montagna non va da Maometto… allora è l’artista a dipingere le finestre dove non ci sono. Le Project Windows sono un moderno esemplare di Trompe-l’œil (dal francese “inganna l’occhio”) dove JOYS, dipingendo delle finte finestre dove non ci sono, crea l’illusione che all’interno del palazzo ci sia una sua opera. Anche questo progetto è caratterizzato dalle medesime forme e colori dei suoi murales, le Projet Windows sono un murales elaborato a “finta finestra”.
DAI MURALES AI QUADRI…
I quadri di JOYS sono una trasposizione su tela di porzioni di quello che possiamo ammirare sui muri. Anche per le tele vediamo lo stesso lavoro di esperienza neoplastica fatta dallo street artist padovano sulle Project Windows.
Le tele infatti o sono esposte in gruppi in cui, attraverso i vari supporti/telai, la forma si completa o sono esposte singolarmente e riportano solo una parte della tag, come per le finestre.
… ALLE SCULTURE
Le sculture realizzate da JOYS sono un’altra modalità di espressione dove vediamo l’artista aggiungere qualcosa di nuovo, calcando però la linea a cui è fedele, ovvero quella del lettering e della sua tag. Potremmo dividere le sue sculture in tre tipologie di espressioni artistiche diverse.
JOYS si è espresso nel mondo scultoreo in tre modi differenti. Il primo è stato quello di rendere tridimensionale la sua tag, e quindi realizzare delle sculture che rappresentassero il suo nome d’arte JOYS; il secondo modo è stato realizzare delle sculture che rappresentassero delle lettere, proprio in fede del suo amore per il lettering, queste opere portano titoli come “A di Alice”, “C di Carmelo” e “M di Mario”; infine, il terzo modo è stato quello di creare sculture lontane dal suo nome d’arte o dal lettering ma che solo a guardarle fanno riconoscere la mano dell’artista: nello stile, nelle forme e nei colori.
OPERE DI JOYS CHE VOGLIAMO CITARE
La produzione artistica di JOYS, come abbiamo già detto, ha come centro Padova ma abbraccia idealmente ogni località ed ogni spazio a lui congeniale, non solo su muri cittadini, ma su qualsiasi superficie.
Di seguito vi presentiamo alcune opere che pensiamo valga la pena andare a curiosare sul web, o addirittura dal vivo:
- Stabilimento AEG, Padova – 2015: lavoro su committenza per conto dell’imprenditore Mario Bellini, desideroso di dare un look particolare, rispetto ad un grigio neutro, agli esterni dello stabilimento di AEG a Padova. Un lavoro enorme su circa mille metri quadri durato 18 giorni con la collaborazione di 6 assistenti. Il colore predominante è il blu, con molte tonalità, accanto a linee più scure e marcate, che delimitano le lettere;
- Liceo Duca d’Aosta, Padova – 2019: questo istituto ha invitato numerosi artisti a “popolare” d’arte i propri spazi. Il risultato è stato quello di collezionare 90 opere, tra cui un ampio murales di JOYS nel cortile interno della scuola, i cui toni vivaci sembrano armonizzarsi con le cupole della Basilica di Sant’Antonio in lontananza,
- Edificio Residenziale in Via Marche, Campobasso – 2019: esempio di come la street art possa produrre emozioni in edifici anonimi e periferici. Questo murales è stato eseguito nell’ambito della rassegna “Draw the line”, promossa dall’associazione Malatesta. I colori pastello creano un senso di armonia e calma davvero rasserenanti,
- abbigliamento Lobster – 2016: curiosa è la collaborazione tra l’artista ed il marchio di streetwear italiano Lobster, per il quale ha disegnato un suo classico labirinto di lettere sulle tonalità grigie, con cui è stato creato il design di un esclusivo maglione. Questa operazione ha riunito la creatività sia del mondo dell’abbigliamento sia di quello dell’arte, verso la direzione di più numerose collaborazioni simili.
JOYS ha saputo personalizzare la street art tanto da creare un’unione indissolubile tra nome e disegno, che non è solo affermazione, ma anche ricerca personale dell’artista. Inoltre ha saputo mostrare un tratto diverso rispetto agli altri Street Artists, dettato dall’apparente ordine geometrico di lettere e colori, ma pieno di complessità e fascino.
Se ti interessa il tema Street Art abbiamo scritto tanti altri articoli per questa forma d’arte che giorno dopo giorno sta appassionando sempre più persone e che a nostro avviso merita di essere analizzata e celebrata!