I murales a Milano non finiscono mai di sorprenderci e oggi la nostra passione per la street art ci porta alla scoperta di Ortica, un quartiere sempre più dinamico della nostra città.
Prima di ammirare l’incredibile Urban Art presente in questa zona ad est di Milano eccovi un piccolo cenno sulla storia del posto. Il nome del quartiere “Ortica” si riferisce agli “orti”, infatti, prima della rivoluzione industriale, il suo terreno era molto fertile e ricoperto da estesi campi incontaminati. Bisogna aspettare l’inizio del ‘900 per vedere i primi frutti dell’industrializzazione: in quel periodo Ortica viene attraversata dal primo troncone ferroviario milanese e, da quel momento, il quartiere diventa pian piano un vero e proprio polo industriale, pur non dimenticando le proprie tradizioni.
Questa zona fortemente industrializzata oggi vede le sue strade decorate da incredibili murales che parlano proprio dei numerosi operai che hanno lavorato nelle fabbriche del luogo.
La nascita dell’Urban Art di Ortica
L’idea di raccontare la storia di Ortica attraverso la street art si deve al progetto “OR-ME” – Ortica Memoria, un’iniziativa nata in collaborazione con il collettivo artistico degli Orticanoodles, street artists che hanno voluto coinvolgere nel progetto anche le scuole e i cittadini del quartiere.
Ora che conosciamo meglio la storia di Ortica, iniziamo subito un tour tra i suoi bellissimi murales!
Il murales della libertà
Il primo murales che vediamo è stato realizzato in onore della Festa della Repubblica e rappresenta il volto di Anna Iberti, icona dell’Italia Democratica, rappresentata nella famosa scena in cui ride dopo la vittoria del referendum del 2 Giugno 1946. La famosa foto da cui prende ispirazione il graffito è proprio l’immagine che scelse il Corriere della Sera per comunicare l’esito del referendum in prima pagina. Sotto al volto di Anna Iberti troviamo le staffette partigiane e i bambini che indicano un augurio ad un futuro di libertà.
Il graffito si trova sulla parete sud dell’edificio in costruzione per il Consorzio Cooperative Lavoratori all’interno del quartiere delle case dei Ferrovieri.
La street art del lavoratori
Come abbiamo detto in precedenza, Ortica era un quartiere prevalentemente abitato da lavatori ed è proprio a loro che è stato dedicato il primo murales stato creato dal progetto OR-ME nel 2017; il graffito è infatti in onore del movimento cooperativo del paese. La grande opera murale si trova su una parete del circolo culturale del quartiere, quello che un tempo era la cooperativa edificatrice di Ortica ossia l’organizzazione che aveva lo scopo di garantire il sostentamento economico agli operai del quartiere.
Il graffito prende ispirazione da una foto scattata ad un gruppo di lavoratori a Cinisello Balsamo nel 1914 e la frase del socialista Owen nella parte superiore ci parla proprio del movimento operaio: “la cooperazione di tutti per il bene di ognuno”.
Il graffito dedicato alle donne del ‘900
Questo bellissimo maxi-murales è stato realizzato in onore di tante donne che hanno contribuito all’emancipazione femminile e allo sviluppo della società italiana. Ci troviamo sulla facciata dell’ITIS Pasolini e nel graffito sono presenti i volti di Camilla Cederna, Alda Merini, Ersilia Majno, Alessandra Ravizza, Anna Kuliscioff, Antonia Pozzi, Maria Maddalena Rossi e Liliana Segre. Non possiamo che amarlo!
Il murales della legalità
I personaggi che hanno dedicato la vita al riconoscimento dei diritti in Italia non sono finiti: ecco il murales, situato in via Trentacoste, creato in onore dei Grandi della storia che hanno lottato in nome della giustizia. Parliamo di figure come Giorgio Ambrosoli, Gen. Carlo Alberto dalla Chiesa, Emilio Alessandrini, Mauro Brutto, Walter Tobagi, Tina Anselmi e Lea Garofalo. Anche qui, come potremmo non amarlo?!
Human, il murales antirazzista
Il murales che vediamo parla dell’immigrazione, uno dei temi che hanno caratterizzato la storia di Ortica. Negli anni ’50, infatti, ci fu un grosso fenomeno di immigrazione nel quartiere causato dalla veloce industrializzazione del posto… venivano discriminate le persone provenienti dall’Italia meridionale e dall’Africa.
Purtroppo, la discriminazione nei confronti di chi migra non è scomparsa e, a questo proposito, il murales vuole evidenziare l’uguaglianza di tutti gli uomini. Ancora, il messaggio del lavoro è che la migrazione appartiene alla natura umana e che bisogna concentrarsi sull’abbattimento dei pregiudizi piuttosto che pensare di fermare gli spostamenti degli individui.
Il graffito, intitolato “Human”, ha unito tutti i cittadini che hanno contribuito insieme alla sua realizzazione.
Street Art floreale
Questa street art floreale ricorda il tempo in cui Ortica era coperta da bellissimi campi fioriti, prima che diventasse il polo industriale che è oggi. Gli artisti che hanno realizzato questo coloratissimo murales hanno voluto ricordare un passato di bellezza incontaminata disegnando sul muro dei meravigliosi motivi floreali. La presenza del papavero rosso è un omaggio a tutti i caduti nelle guerre mondiali che hanno devastato il ‘900.
I “Dialoghi” tra street art e rap
I muri di Ortica non parlano solo di storia, a tal proposito osserviamo un colorato murales che rappresenta tutti i volti dei principali rapper milanesi, cantanti che nelle loro strofe descrivono i tempi in cui viviamo. Inoltre, questo murales milanese evidenzia l’importanza che ha la città nel settore artistico e musicale, per molti Milano è infatti “la capitale italiana del Rap”. L’opera di street art si chiama “Dialoghi” e si trova in via Corelli. I musicisti ritratti sono 10 e sono tutti cresciuti musicalmente a Milano, appartengono sia alla vecchia che alla nuova scuola del rap in un dialogo musicale continuo tra presente e passato: Rkomi, Marracash, Sfera Ebbasta, Ghali, Club Dogo, Articolo 31 ed Emis Killa.
Il graffito che illumina Ortica
L’iconica Madonnina di Milano si è trasferita in un maxi murales a Ortica, più precisamente in via Pitteri. La magnifica opera di street art simula l’oro della statua della Vergine che veglia su Milano con una gamma di colori che variano dal giallo al marrone. La “protettrice di Milano” viene rappresentata con un interessante gioco geometrico di prospettive, dando così un forte senso di dinamicità al murales. Pensate che questa è la raffigurazione della Madonnina più grande al mondo!
Il grande graffito è stato creato proprio sulla facciata di fronte al palazzo su cui è raffigurata l’intera navata del duomo di Milano, si tratta di un’impresa che ha dell’incredibile e che ha portato la principale Chiesa della città nel quartiere di Ortica in un gioco di ombre e prospettive degno del Rinascimento. Guardate che bell’effetto!
Questi sono alcuni dei murales nel quartiere Ortica di Milano, stupendi vero? E’ sempre bello vedere come la Street Art riesca a riqualificare un’intera zona della città decorandola e raccontandone la storia! Se siete appassionati di Urban Art e vi interessano i murales di Milano, vi invitiamo a fare un’altra passeggiata in città … non potete assolutamente perdervi l’articolo sulla street art del quartiere NoLo qui sul nostro sito!